Una tavola ben apparecchiata è la degna cornice di un buon pasto. Perciò sarà bene che mettiate in preventivo di dedicare al suo allestimento il giusto tempo con calma ed attenzione. Se sapete che sarete costretti fuori casa tutto il giorno, cominciate pure a prepararla al mattino o addirittura la sera prima. Il vostro obiettivo è far sì che all’arrivo del primo ospite la vostra tavola sia completa, gradevole ed ordinata.
Tenete conto dell’ampiezza del tavolo e, se è il caso ed esso lo consente senza fastidiose vibrazioni, allungatelo. Diversamente e se ne avete disponibilità, potreste apparecchiare due tavoli, uno vicino all’altro. In linea di principio, perché ciascun commensale stia comodo, occorrono all’incirca 60 centimetri di spazio tra l’uno e l’altro.
Altra precauzione molto importante è quella di disporre un mollettone di panno ben teso sul tavolo sotto la tovaglia. In questo modo non solo proteggerete il piano da eventuali macchie, ma darete maggiore stabilità a bicchieri e stoviglie, rendendo più confortevole lo stare a tavola per i convitati.
La tovaglia dovrà essere adeguata al tono che intendete dare al vostro convivio, nonché eventualmente allo stile delle stoviglie. Perché il tavolo non appaia misero, occorre che la tovaglia ricada di almeno 30 centimetri dai bordi, arrivando fino al pavimento quando si vuole dare un tono molto formale ed austero.
Ovviamente anche il colore dei piatti dovrà essere abbinato a quello della tovaglia e viceversa. Se i piatti sono decorati la tovaglia sarà tinta unita, se i piatti sono monocromatici la tovaglia potrà recare una qualche fantasia decorativa, oppure essere di un colore tale che metta in risalto i piatti creando un gradevole e discreto contrasto. A tale scopo ci si può servire di due tovaglie di colori diversi, uno dei quali simile a quello dei piatti, ed abbinarle tra loro, disponendole magari a rombi sovrapposti, badando che ricadano dai bordi almeno di quei 30 centimetri, se una delle due arrivasse quasi a terra, l’effetto potrebbe risultare ancora più suggestivo.
Come Apparecchiare
A mezzogiorno ed in occasioni poco formali e quando il piano del tavolo è particolarmente prezioso ed elegante si possono utilizzare, purché adeguate anch’esse al tavolo, le tovagliette all’americana che potranno essere di lino o di cotone, oppure di rafia o altro materiale ancora.
Per quanto sembri superfluo dirlo, sarà il caso, prima di apparecchiare, di verificare che la tovaglia sia ben stirata e immacolata e che anche le stoviglie siano scintillanti. Inoltre, è importante non lasciarsi prendere la mano nell’imbandire la tavola, scegliete con cura il centrotavola che non ostacoli la visuale e la conversazione tra i commensali ed in ogni caso fate in modo che la vostra tavola non risulti troppo ingombra. Se ciò dovesse verificarsi: cominciate con l’alleggerire le decorazioni, qualora non vi apparisse sufficiente, lasciate solo le posate per l’antipasto, il primo piatto e la prima pietanza e trasferite i bicchieri da dessert e le altre posate su un carrello o un mobile a portata di mano.
Il tovagliolo va stirato piegato in quattro, a triangolo o a rettangolo e collocato a destra del piatto, lasciando lo spazio per le posate.
I Piatti
Disponete il piatto piano direttamente sulla tovaglia, abbastanza vicino al bordo del tavolo. Se lo preferite e lo spazio ve lo consente, potrete servirvi dei sottopiatti, badando che si omogeneizzino con il tono generale.
Sopra al piatto piano appoggiate il piattino da frutta se è previsto l’antipasto, la fondina se è prevista la minestra, la tazza a due manici con solo il piattino se servirete il consommé.
Altri eventuali piatti andranno portati in tavola soltanto nel momento in cui servono.
Il piattino per il pane va posto a sinistra del piatto, come anche quello per il burro. Nel piattino del pane si mettono anche i cracker. I grissini possono essere appoggiati, senza involucro, direttamente sulla tovaglia.
I piatti da portata saranno pronti in cucina, con o senza le pietanze.
Le Posate
Innanzitutto, badate a posizionare le posate in modo che quella che verrà utilizzata per prima resti all’esterno.
A destra del piatto mettete il coltello con la lama rivolta verso il piatto, eventualmente il secondo coltello o quello da pesce, poi il cucchiaio con la parte convessa appoggiata sulla tovaglia.
Il coltellino per il burro va posato sul piattino.
A sinistra del piatto va la forchetta con i rebbi verso l’alto; se ce ne fosse una seconda (per esempio quella per il pesce) mettetela a fianco della prima.
Davanti al piatto sistemate il coltellino da dessert con l’impugnatura a destra e la lama rivolta verso il piatto, poi la forchettina con l’impugnatura a sinistra e i rebbi verso l’alto e infine il cucchiaino da dessert, con l’impugnatura rivolta verso destra e la parte convessa sulla tovaglia.
Tenete sul carrello le posate di scorta, quelle speciali e quelle da portata.
I Bicchieri
È preferibile che i bicchieri siano di vetro sottile oppure di cristallo, indispensabile che siano trasparenti, affinché si veda perfettamente il colore del vino, così da poterne apprezzare tutte le sfumature, per lo stesso motivo, poco consigliabili anche quelli con la base colorata.
I bicchieri devono rigorosamente essere tutti dello stesso tipo. Solo nel caso dei bicchieri per il vino dolce e per i vini da dessert è possibile utilizzare anche bicchieri di un altro servizio, oppure colorati o di forme un po’ particolari.
Disponete i bicchieri a destra davanti al piatto, in linea leggermente obliqua, mettendo, a partire da sinistra, quello per l’acqua, poi quelli per il vino bianco, per il vino rosso e infine per il dessert.
Se preferite, potete anche disporli a triangolo, mettendo il bicchiere per l’acqua o quello per il dessert sistemato dietro gli altri.
Le Bottiglie
Appoggiatele su sottobottiglie o direttamente sulla tovaglia, abbastanza vicine tra loro, ma anche facilmente accessibili ai commensali.
Se il pranzo è molto formale e purché ci sia chi si occupi di riempire man mano i bicchieri ai convitati, è meglio che le bottiglie siano lasciate sul carrello o su un mobile vicino alla tavola.
L’acqua minerale andrebbe lasciata nella bottiglia originale, se questa è in vetro. Poiché oramai essa viene venduta, per lo più, in bottiglie di plastica, per altro pesanti e poco maneggevoli, sarà il caso di servirla in una o due caraffe (a seconda delle dimensioni del tavolo e del numero dei commensali), evitando sempre che esse risultino troppo colme e pesanti da sollevare. I vini, fatta eccezione per un rosso molto invecchiato che allora servirete nell’apposito decanter, lasciando la bottiglia a portata di mano per mostrarla, verranno serviti nella loro bottiglia. Per i vini da servire freddi è molto utile il secchiello termico. Se utilizzate un secchiello con ghiaccio, avvolgete un tovagliolo bianco attorno al collo della bottiglia affinché non sgoccioli quando viene sollevata.
Altri accessori
Un salino e un pepino ogni due commensali; olio, aceto e formaggiera solo quando servono.
Dopo aver servito un cibo che si mangia con le mani, a sinistra del piatto mettete le coppette lavadita con acqua tiepida ed eventualmente una fettina di limone.
Coppette con acqua fredda, sempre a sinistra del piatto e al posto del piattino per il pane, serviranno eventualmente ai commensali per rinfrescare la frutta fresca.
Mettete i posacenere solo al momento del dessert, a meno che non vi vengano richiesti prima.
Figura 1 (tavola apparecchiata in modo semplice) Figura 2 (tavola per occasioni più importanti)
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